Curiosità
Chi beve alcolici non può donare sangue. Per la precisione, l’assunzione di alcol in maniera cronica ed in grandi quantità (nettamente maggiori rispetto a quelle metabolizzate dall’organismo e consentite dalla legge), configura una patologia a tutti gli effetti. Gli organi maggiormente colpiti sono il fegato ed il sistema cardiocircolatorio. Oltre a non poter donare sangue, un soggetto che consuma abitualmente elevati quantitativi di alcolici può quindi incorrere in problematiche legate allo stato di salute.
Discorso diverso riguarda chi assume alcol occasionalmente o comunque evita i super alcolici.
Per la tua salute e per chi riceverà il tuo sangue, cerca di limitare o eliminare completamente l’assunzione di alcol!
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I donatori di sangue, eroi di tutti i giorni, sono arrivati al Lucca Comics & Games, perché per salvare la vita di tante persone non servono i super poteri ma basta un gesto semplice e altruistico. Questo il tema di “Be a Hero”, l’albo con protagonisti Simple & Madama, frutto della collaborazione tra il Centro Nazionale Sangue, Panini Comics – editore in Italia di Topolino e delle storie dei più celebri supereroi Marvel e DC Comics, da Batman a Spider-Man – e Civis, il coordinamento interassociativo che vede al suo interno le principali associazioni di donatori volontari: AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e Fratres.
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- Contribuisce a tenere la salute sotto controllo
- Preserva la salute di cuore e fegato
- Riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2
- Benessere psicologico
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Cosa assolutamente NON mangiare prima e dopo la donazione: “Nelle 24 ore precedenti la donazione è necessario assumere tanti liquidi e mangiare cibi con pochi grassi. Si consiglia, quindi, di evitare insaccati, salse pesanti (senape, ketchup e maionese), fritture di qualunque genere, frittate, dolci elaborati e altri cibi pesanti, nonché alcoolici in quantità non congrue.”
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Perché è sconsigliato bere il latte prima della donazione, per saperne di più clicca qui.
Benefici peperoncino, per saperne di più clicca qui.
Non è formalmente prevista una sospensione dalla donazione di sangue intero durante la fase mestruale. Tuttavia, anche se le perdite mensili di modesta entità non rappresentano un ostacolo, è preferibile cautelativamente valutare singolarmente caso per caso, in funzione dei parametri ematologici e dello stato di salute della donatrice.
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- Concentrati di globuli rossi: vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di 42 giorni a seconda della soluzione additiva presente nella sacca. I globuli rossi possono essere conservati anche congelati a –60°C per anni.
- Concentrati di globuli bianchi: devono essere utilizzati entro poche ore dalla preparazione e comunque entro 24 ore.
- Concentrati di piastrine: sono conservati a temperatura ambiente (+20-22°C) per un massimo di 5 giorni in costante agitazione.
- Plasma: viene congelato rapidamente e, se conservato costantemente a temperatura inferiore a –25°C, può essere conservato fino a 24 mesi.
Questi dati non sono fissi, ma evolvono in base al progresso del le conoscenze scientifiche e vengono di volta in volta stabiliti da Decreti Ministeriali (quello vigente è il Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”). Dall’analisi di questo processo di conservazione particolarmente complesso e delicato emerge l’importanza che riveste un uso razionale e programmato degli emocomponenti e dei plasmaderivati, al fine di evitarne inutili sprechi.
“Dottoressa, possiamo smentire le voci secondo cui se si è vegani non si può donare?
«Assolutamente sì. Si tratta di voci incontrollate e del tutto infondate, perché non esiste alcun tipo di controindicazione alla donazione per chi segue un’alimentazione vegetale. Non ci sono rischi né per il donatore né per il ricevente».
Tutto nascerebbe dalla convinzione che, escludendo la carne dalla propria dieta, i vegani non avrebbero livelli di ferro sufficienti nel proprio sangue: è così? «C’è questa credenza, ma è falsa. …”
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Ho fatto uso di droga, posso donare il sangue?
La risposta è NO. O meglio “NI”.
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“I fumatori che desiderano donare il sangue possono farlo con l’unica raccomandazione di NON fumare prima e dopo il prelievo. Oltre a seguire una dieta sana priva di grassi e bere molti liquidi, come tutti i donatori, è consigliato loro di non fumare la mattina della donazione e per almeno due ore dopo quest’ultima. È importante notare che le raccomandazioni relative all’astensione dal fumo prima e dopo il prelievo riguardano anche le sigarette elettroniche.”
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Le donne durante la gravidanza non possono donare né sangue intero e né plasma, in qualsiasi mese di gestazione si trovino. Il motivo è la presenza in grembo del nascituro che genera un cambiamento nel volume del sangue delle donne stesse, oltre alla necessità di evitare loro ulteriori stress durante una fase delicata come questa.
È possibile donare solo se sono trascorsi sei mesi dal parto o da un eventuale aborto. Tuttavia, è consigliabile sempre monitorare prima le condizioni della donna: nel caso in cui si fosse pienamente ripresa non c’è problema, altrimenti è consigliabile prolungare il periodo di attesa.
Durante l’allattamento è possibile donare?
Nella fase dell’allattamento una donna può donare a condizione che stia bene fisicamente, altrimenti se c’è il rischio che si indebolisca troppo è consigliabile attendere. In ogni caso, l’allattamento non prevede la sospensione dalla donazione.
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La classificazione dei gruppi sanguigni
Due sono gli agglutinogeni, A e B; dunque, chi ne possiede o l’uno o l’altro si ritroverà con il gruppo sanguigno A o B; chi li possiede entrambi avrà il gruppo sanguigno AB. Infine, i soggetti privi di agglutinogeni apparterranno al gruppo Zero. Nel plasma, invece, sono presenti anche le agglutinine, cioè anticorpi Anti-A , Anti-B , che possono agglutinare i globuli rossi che contengono l’antigene estraneo (A e B). In altri termini:
- i soggetti del gruppo sanguigno A presentano l’agglutinina anti-B;
- i soggetti del gruppo sanguigno B hanno l’agglutinina anti-A;
- i soggetti del gruppo sanguigno AB (“recettori universali”) non presentano agglutinine;
- i soggetti del gruppo 0 hanno in loro tutte e due le agglutinine (sono donatori universali).
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Leggi anche: AB0 e fattore Rh: come si eredita il gruppo sanguigno
Oggi gli emocomponenti e i plasmaderivati servono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità.
Il sangue è indispensabile:
- nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza;
- in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo;
- nella cura delle malattie oncologiche ed ematologiche;
- in varie forme di anemia cronica, immunodeficienze, emofilia.
Il fabbisogno di emocomponenti non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:
- globuli rossi per la cura di diversi tipi di anemia;
- piastrine per diverse malattie emorragiche;
- plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili;
- plasmaderivati Fattore VIII e IX per l’emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina per alcune patologie del fegato.
Gli integratori consentiti sono: Na, K, Mg, Calcio, vitamine
In caso di utilizzo di altre sostanze “integratori” contattare il medico AVIS per consulenza dal lunedì al sabato dalle 11.00 alle 12.00
al numero 035 342222 + interno 2 + interno 2+interno 1 oppure infosanitarie@avisbergamo.it
Numero massimo di donazioni in un anno:
Come indicato nell’allegato IV del decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”:
- Sangue intero, 4 donazioni per l’uomo e per la donna non in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.
- Piastrinoaferesi, 6 donazioni.
Intervalli minimi tra donazioni (multicomponenti):
Numero massimo di donazioni multicomponenti in un anno:
Come indicato nell’allegato IV del decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”:
- Globuli rossi concentrati + plasma, 4 donazioni per l’uomo e per la donna non in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.
- Globuli rossi concentrati + piastrine, 4 donazioni per l’uomo e per la donna non in età fertile, 2 donazioni per la donna in età fertile.
- Plasma + piastrine, 6 donazioni.
- Due unità di concentrato piastrinico, 3 donazioni.
- Due unità di globuli rossi, 2 donazioni.
L’ematoma dopo il prelievo ematico può essere prevenuto eseguendo correttamente il prelievo e mantenendo una decisa pressione sul batuffolo di cotone posto sul sito del prelievo.
Anche il mantenimento del braccio dritto per molti minuti, il controllo della zona del prelievo, e l’avvertimento dell’operatore se si assumono farmaci che rendono fluido il sangue possono ridurre la probabilità di ematomi o lividi.
Se nonostante queste precauzioni si nota un ematoma che solleva di molto la cute e che risulta gonfio, dolente e accaldato, è necessario contattare il medico o l’infermiere del centro prelievi, o il proprio medico di famiglia per una rapida consulenza e valutare ulteriormente la situazione.
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“La menopausa non è una malattia ma una fase nella vita di ogni donna. Un periodo che, per alcune, può essere complicato. Ma le donatrici sanno che da quel momento in poi potranno donare più spesso, celebrando la loro nuova femminilità con ancora più solidarietà. E la salute sotto controllo.”
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Sicurezza
La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (globuli rossi, piastrine, plasma), oltre alla tutela della salute di donatori e trasfusi, costituisce l’obiettivo primario che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti si sono imposti.
- Salvaguardare la salute del donatore.
- Escludere la trasmissione di malattie infettive.
- Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno.
Con la centrifugazione e la successiva separazione dei componenti del sangue si ottengono:
- Una sacca di globuli rossi.
- Una sacca di plasma.
- Una sacca di buffy-coat (leucociti e piastrine).
Validazione
Tutti gli emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne hanno stabilito l’idoneità all’utilizzo.
Gli esami siero-virologici effettuati sono volti a smascherare la possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di epatite B o C, l’HIV o la sifilide. In laboratorio vengono utilizzate indagini sofisticatissime e di alta sensibilità, comprese quelle in biologia molecolare che, combinate con l’accurata selezione del donatore ed un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono oggi di definire un rischio residuo per tali malattie per via trasfusionale praticamente trascurabile.
“Prima di tutto bisogna presentarsi al centro trasfusionale, ricordandosi di farlo su prenotazione. Durante il colloquio con il medico prima della donazione è fondamentale essere chiari ed esprimere i propri dubbi, i propri timori e dichiarare la paura dell’ago al medico stesso. Questo per permettere al personale di adottare un comportamento adeguato nel fiancheggiare il donatore che si trova di fronte questo tipo di paura, ma anche per evitare qualche reazione non prevista alla vista dell’ago… “Gli infermieri sono le persone più formate per seguire i donatori, sono preparati per accorgersi precocemente dei segnali d’ansia e per sostenere il donatore durante la donazione.”
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Perché un individuo con peso inferiore a 50kg non può donare?
Per non mettere a rischio la salute del donatore.
Una persona che pesa 50 kg ha in circolazione circa 3,5 litri di sangue.
Se si sottrae alla persona il 15% del sangue questa ha un malore.
495 ml (prelievo massimo consentito) è il 14,14% del sangue di una persona che pesa 50kg.
L’assunzione delle pillole anticoncezionali non ha alcun impatto sull’idoneità alla donazione.
Premesso che la donazione di sangue è un gesto che – qualora tutti i parametri di salute siano nella norma – non comporta alcuna problematica di salute, è doveroso distinguere tra attività fisica moderata e agonistica.
Per chi pratica sport a livello amatoriale, l’eventuale donazione di sangue intero suggerisce una giornata (al massimo due) di riposo.
Per un atleta professionista è consigliabile nelle 2-3 settimane successive alla donazione: evitare nuove gare, monitorare la propria condizione fisica, evitare sforzi eccessivi e non pretendere le stesse performance precedenti la gara.
Per la donazione di plasma, invece, non esistono controindicazioni né per gli sportivi amatoriali né per quelli agonisti. Il consiglio, in questo caso, è quello di bere molto nelle 24-48 ore successive al prelievo di plasma.
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La donazione, di sangue intero, in sé dura circa 10 minuti. Dopo dovreste stare coricati per alcuni minuti. Per tutti i passaggi della donazione di sangue, compresa la compilazione del questionario e il colloquio preliminari nonché la fase conclusiva di rinvigorimento dovreste prevedere circa 50 minuti.
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La sospensione prevista tra l’esecuzione dei seguenti vaccini sono:
- vaccini vivi o attenuati (BCG, antipolio orale (Sabin), antivaiolo, antimorbillo, antiparotite, antirosolia, antifebbre gialla, antitifica) – 4 settimane
- vaccini uccisi, inattivati, tossoidi (antiepatite A, antitetanica, antiinfluenzale, antipolio parenterale –Salk-, antirabbia –profilassi-, antimeningococco, antipneumococco) – 48 ore senza avere sintomi
- vaccino anti epatite B – 7 giorni
- vaccino anti rabbia dopo morso di animale – 7 giorni
In caso di sintomi e di assunzione di farmaci consultare la tabella sospensioni
Per parlare con un medico AVIS:
035 342222 +2+2 dalle 11.00 alle 12.00 (lun-ven).
Podcast
Goccia a Goccia è il nuovo progetto, di Avis Provinciale Bergamo, di comunicazione sociale rivolto ai più giovani e, per realizzarlo, l’associazione ha deciso di coinvolgere gli studenti e le studentesse delle scuole superiori attraverso una proposta di Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) – ex alternanza scuola lavoro nell’anno scolastico 2022/23.
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